Inside

 

 

di Cynthia Penna

 

 

Stilisticamente tutta t’opera di Caterina Arciprete, presentata in questa mostra, si pone su una sottilissima linea di demarcazione tra figurazione e astrazione: una scelta pittorica che definirei “borderline” e che appare delicatissima nel perfetto bilanciamento dei due stili.

L’alternarsi di elementi curvilinei ed elementi geometrici più netti e rigorosi pone la sintesi tra emotività e raziocinio.

Gli elementi curvilinei rimandano ad un percorso interiore dove la fantasia, e l’emotività individuale trovano il loro spazio grafico: il mondo dell’inconscio, delle passioni, dell’impalpabilità dell’essere.

Gli elementi geometrici, di segno più rigido, le forme rettangolari e quadrate, rimandano al mondo del reale, della razionalitàe della concretezza.

L’artista è riuscita, in queste opere, a realizzare un perfetto bilanciamento tra gli opposti; una sintesi magistralmente calibrata tra sinuosità e rigidità delle forme, uno spazio pittorico suddiviso in campi alternati tra puro geometrismo e libertà di espressione.

Il tutto reso con una palette di colori per nulla accattivante perché nient’affatto banale, ma più matura e più ‘intellettuale’.

Una mostra intrigante e di grande qualità.