Oggi parliamo di 

Rhea Carmi

Definire l’arte di Rhea Carmi o meglio volerla confinare in una categoria specifica è come voler a tutti i costi ingabbiare un’aquila: si può fare, ma la si uccide.

Rhea come l’aquila deve volare, deve spaziare sul campo pittorico insieme al suo sentire con una forza dirompente e una energia inarrestabile.

L’aspetto scientifico della sua personalitá, derivante dagli studi di fisiologia fatti in gioventù, la porta a suddividere lo spazio in maniera regolare e regolata. Una sorta di ordine, di organizzazione del pensiero e dell’energia che servono all’artista per contenere la sua emotività: il lato razionale della personalità.

La luce nel suo piú alto accento simbolico di catarsi è la tematica fondamentale dell’opera della Carmi: catarsi non quale purificazione del sé, ma quale spiraglio ed emersione dal buio, dal male, e dalle avversità.

Carmi adopera una molteplicità di materiali: olio, sabbia, acqua, carta, tela e legno che richiedono un rapporto tattile nonché visivo. I suoi lavori sono percepiti come topografie di paesaggi interiori, così come mappe di emozioni e sensazioni. Le sue opere costituiscono un diario personale come cronache di eventi che hanno avuto un impatto sull’umanità e sulla natura.

 

Rhea Carmi è stata a Napoli con le sue opere


Esploriamo le sue opere

Carmi ha studiato arte presso l’Università di Tel Aviv dal 1974 al 1976 e poi presso il Ramat-Gan Institute dal 1977 al 1979.

È membro di ARTROM Gallery Guild ed ha fatto parte della commissione per le Forme Astratte per il concorso internazionale della ARSTROM nel 2008.

L’intero ciclo della vita con i suoi alti e bassi viene rappresentato attraverso i colori: i colori si inseguono e si succedono con un ritmo incessante in un’alternanza continua perché tale é la vita: un’alternanza di positivitá e negativitá.

Da qui l’uso di colori in gran parte primari e sempre tutti potenti: il NERO, espressione del buio, delle avversità, del male. Il ROSSO, espressione di lotta, di passione e sentimento. Il BIANCO, espressione e simbolo di pace interiore che sopraggiunge quando si persegue una giusta causa e si lotta per essa. Il GIALLO, espressione di riemersione dalle tenebre, la luce della vittoria sul male, la luce del riscatto, la speranza nel futuro.

Un suo intervento in video