Oggi parliamo di 

Shane Guffogg

Due occhi molto acuti che ti guardano intensamente e sembrano penetrare nella tua anima. Questo è il primo impatto con Guffog; mai un incontro semplice e rilassante; sempre un impegno nelle discussioni su filosofia, etica, arte, colori e musica.

Un artista “totale” coinvolto nella pittura, nella scultura, nella scrittura, nella musica e nella composizione, il cui interesse principale è l’indagine sulla pittura in sé, sulla luce e sullo spazio.

La tela diventa facilmente per lui un campo di battaglia in cui a volte si impegna in una danza, a volte in una lotta con lo spazio. Lo spazio e la luce sono stati “dominati” da lui o, meglio, “sottomessi” come materiale vivo. In ogni caso vernice, tela e luce hanno per lui un’anima.

Il suo vero segno distintivo è quello di un nastro piegato, attorcigliato, girato, curvato, piegato su se stesso, invaso dalla luce che si insinua tra le pieghe, interagendo con il colore in un modo che esalta il dramma della scena. A volte il nastro diventa solo una linea sottile, una punta a sfera estremamente piccola che sembra tessere la tela e va dal centro ai bordi o viceversa, ma cattura la vista convergendola verso l’interno; una sorta di forza centripeta che attira verso il centro come un buco nero che assorbe e contiene tutto.

Si è misurato con i grandi maestri come Rembrandt e Leonardo da Vinci creando un intero corpo di opere che rappresentavano la sua personale “danza” con un dipinto di Leonardo.

Ma Guffog sfida se stesso ogni giorno perché dipingere per lui è una relazione senza fine con un essere vivente: la tela, la pittura, la luce, lo spazio: tutti gli elementi che formano un corpo reale, un essere fisico che lui deve sottomettere, con cui deve interagire e che finalmente ha bisogno di amare.

 

Shane Goffogg è stato a Napoli con le sue opere


Esploriamo le sue opere

 

Shane Guffogg è nato a Los Angeles, in California, e cresciuto in una fattoria di uccelli esotici nella San Joaquin Valley. Il suo interesse per la pittura è iniziato da adolescente, quando ha viaggiato in Europa e nell’ex Unione Sovietica ed ha visitato i Grandi Musei ed ha apprezzato i Maestri della storia dell’arte. Ha ricevuto il suo B.F.A.  presso la  Cal Arts, ed ha effettuato il suo internato a New York City.
Si è trasferito a Los Angeles, dove ha vissuto a Venice Beach e ha lavorato come assistente di studio per Ed Ruscha dal 1989 al 1995. Il suo lavoro ha iniziato a esplorare l’iconografia delle culture antiche, classiche, rinascimentali, moderne e contemporanee e le relazioni tra i vari tempi e popoli. Durante questa esplorazione ha scoperto che la pittura è una delle poche forme d’arte che può esprimere ciò che la lingua non può. L’opera risultante contiene il suo linguaggio di segno e simbolo, e nella sua struttura, profondità visiva e luce, sembra riferirsi simultaneamente all’emozione, allo spirito umano e ai mondi invisibili della fisica quantistica e della teoria delle super stringhe.

Un suo intervento in video